Investimento in azioni di start-up italiane

Al fine di favorire gli investimenti stranieri in Italia, con legge di Bilancio 2017, l’Italia ha introdotto il visto per investitore straniero. Tale visto rientra nei programmi di immigrazione genericamente denominati “residenza tramite investimento”, ossia il rilascio del permesso di soggiorno a stranieri che effettuino un determinato investimento in Italia. L’investimento deve essere effettuato entro 90 giorni dall’ingresso in Italia. Il cittadino extracomunitario, pertanto, avrà la possibilità di entrare in Italia, ottenere il permesso di soggiorno e solo successivamente, effettuare l’investimento. Nell’ipotesi in cui l’investimento non venga effettuato entro 90 giorni dall’ingresso in Italia, il permesso di soggiorno viene revocato.

L’investimento deve essere fatto per intero in un’unica start-up: non è consentito investire in più start-up fino al raggiungimento della somma di € 250.000,00. L’investimento iniziale deve essere mantenuto per tutta la durata del permesso di soggiorno. Non è quindi possibile dismettere o sostituire l’investimento prima della scadenza del permesso di soggiorno, pena la revoca dello stesso. Il cittadino extracomunitario interessato al permesso di soggiorno per investitore dovrà fornire idonea documentazione atta a dimostrare che i mezzi finanziari utilizzati per effettuare l’investimento derivino da fonte lecita e che non abbia subito – negli ultimi 10 anni – condanne penali in Italia o nel Paese estero in cui risiede.

Il permesso di soggiorno per investitore consente di lavorare in Italia. Nell’ipotesi in cui l’investitore eserciti attività lavorativa in Italia avrà il diritto di accedere all’assistenza sanitaria gratuita (alle stesse condizioni dei cittadini italiani). Nell’ipotesi, invece, in cui non svolga attività lavorativa in Italia, dovrà munirsi di un’assicurazione sanitaria privata a copertura delle spese mediche. Il primo permesso di soggiorno per investitore ha durata di due anni. Alla scadenza il cittadino extracomunitario potrà chiedere il rinnovo del permesso di soggiorno per investitore per altri tre anni. In tale ipotesi, l’investimento iniziale dovrà essere mantenuto per altri 3 anni. Alla seconda scadenza, lo straniero potrà convertire il permesso di soggiorno per investitore in un permesso di soggiorno EU per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno), cioè in un permesso di soggiorno permanente.

Dopo 10 anni dalla data di rilascio del primo permesso di soggiorno, l’investitore straniero potrà chiedere la cittadinanza e, quindi, il passaporto italiano mediante la procedura di naturalizzazione per residenza.

Il programma italiano di visto – permesso di soggiorno per investitori, è stato denominato Investor Visa for Italy e prevede una procedura semplificata per il rilascio del visto e del relativo permesso di soggiorno. In particolare, il cittadino non-EU attraverso la piattaforma Investor Visa for Italy, presenta la sua domanda di nulla osta all’emissione del visto per investitori. Il Nulla osta è rilasciato entro 30 giorni dalla domanda. Il Nulla Osta al visto per investitori ha validità di 6 mesi.

Durante il periodo di validità del Nulla Osta, lo straniero dovrà chiedere un appuntamento al Consolato italiano del suo Paese per il rilascio del visto per investitore. A tal proposito si segnala che il Governo ha emanato uno specifico decreto per facilitare la presentazione delle domande di visto e permesso di soggiorno per investitori, che prevede l’eliminazione dei tempi di attesa per l’appuntamento al Consolato e all’Ufficio Immigrazione in Italia, nonché il rilascio del visto e del relativo permesso di soggiorno con procedura accelerata.

Il Consolato italiano rilascia un visto nazionale di tipo D per investitore, della durata di 27 mesi, con ingressi multipli. Prima della scadenza del visto, lo straniero deve fare ingresso in Italia per richiedere il permesso di soggiorno.
La procedura di richiesta del permesso di soggiorno si compone di 2 fasi:

• Fase 1 Entro 8 giorni dall’ingresso in Italia, il cittadino non-EU deve presentarsi all’Ufficio Immigrazione per richiedere il permesso di soggiorno e per essere sottoposto ai rilievi dattiloscopici (c.d. impronte digitali).
• Fase 2 Il permesso di soggiorno potrà essere ritirato entro 30/40 giorni dalla data in cui sono state acquisite le impronte digitali.

Si precisa che il cittadino extracomunitario dovrà essere presente personalmente in tutte e 2 le fasi della procedura. Nel tempo intercorrente la richiesta di permesso di soggiorno e il ritiro del documento il cittadino straniero può viaggiare all’estero.

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